Arte

– “A mio parere, non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, ciechi che vedono, ciechi che, pur vedendo, non vedono.” –

Da questa citazione tratta dal libro Cecità di José Saramago prende forma e contenuto il LABORATORIO DI FOTOGRAFIA con Serena Vittorini e Fabio Moscatelli.

Imparare ad osservare la realtà che ci circonda, quelle storie che spesso abbiamo sotto gli occhi ma che non riusciamo ad analizzare nella loro importanza come testimonianze di relazione tra uomo e territorio.

Il laboratorio prevede una prima parte teorica dedicata all’analisi di diversi linguaggi fotografici attraverso lo studio di autori storici e contemporanei, e una seconda parte pratica riservata alla costruzione di un racconto per immagini unitamente a tutte le considerazioni utili sul processo di pre-produzione e produzione del lavoro.
Fondamentale sarà la pratica dell’indagine sul territorio come atto conoscitivo e strumento critico per la conoscenza del paesaggio, la sua identità, il suo significato culturale. Nel mappare i luoghi e nel raccontare le persone ognuno potrà scegliere un suo personale stilema.
Durante le lezioni i “docenti” si occuperanno di selezionare e introdurre numerosi esempi di progetti fotografici funzionali allo sviluppo dei macro temi e delle parole chiave.

La finalità del laboratorio è di dotare i partecipanti di un buon punto di partenza per realizzare i loro progetti fotografici, attraverso una nuova consapevolezza ed una maturità di linguaggio.

Serena Vittorini

“Vivo la fotografia come ricerca, strumento per raccontare in maniera personale i miei pensieri.”

Al centro della sua opera emerge sempre interesse per l’individuo che alle volte viene isolato ed estrapolato dal suo contesto sociale per indirizzare l’attenzione sulle sue caratteristiche tipiche, altre invece sommerso dal grottesco ambiente circostante.

Fabio Moscatelli

“Se sapessi raccontare una storia con le parole non avrei bisogno di trascinarmi dietro una macchina fotografica.”