Jova Beach Party: il sindaco Zito risponde agli ambientalisti

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Con nota del 25 luglio u.s. le Associazioni Altura, LIPU Calabria, Legambiente Calabria Onlus, Caretta Calabria Conservation e la Stazione Ornitologica Calabrese hanno presentato un esposto indirizzato, tra gli altri, al Comune di Roccella Ionica,  finalizzato alla richiesta di urgente tutela per la tartaruga marina Caretta caretta e per le altre specie particolarmente protette presenti sul litorale di Roccella Ionica.

L’esposto origina chiaramente e palesemente dalla nota inviata agli inizi di luglio anche al nostro Ente dal Sig. Augusto De Sanctis, nota della quale l’esposto riporta pedissequamente il contenuto letterale. E’ opportuno ricordare che la nota in questione fu altresì chiaramente presa in considerazione nella denuncia esposto proposta con le identiche motivazioni dall’On. D’Ippolito, deputato del Movimento 5 Stelle.

In sostanza da circa un mese si tenta, con le stesse infondate motivazioni, di bloccare la possibilità che il 10 agosto si svolga a Roccella un evento, il Jova Beach Party, la cui portata in termini di ritorno economico e di immagine per il nostro territorio è di straordinaria valenza.

Non vi è dubbio che si tratti di un evento del tutto particolare, un unicum nel panorama degli eventi musicali fino ad oggi organizzati in Italia. Ed il fatto che l’evento si svolga sulle spiagge porta naturalmente  a giudizi diversi e contrapposti sulla sua opportunità.

Non intendiamo, quindi, con questa nota, cercare di convincere delle nostre idee le Associazioni firmatarie dell’esposto. Intendiamo, invece, sgombrare il campo da una serie di inesattezze ed insinuazioni che esso contiene e che danno l’impressione di voler avallare una certa leggerezza del nostro Ente nel rispetto delle normativa a tutela degli habitat naturali.

Accusa che ci offende profondamente e che alcune delle Associazioni firmatarie sanno essere irricevibile per un comune che ha fatto della tutela ambientale un paradigma del proprio sviluppo. Ma una cosa è la tutela ambientale, altra cosa è il fanatismo e altra ancora è il voler utilizzare un evento dal sicuro impatto mediatico per far accreditare la propria immagine di paladini contro chi vorrebbe attentare alla tutela dell’ambiente.

Ma veniamo ai fatti.

L’area interessata dai lavori per l’evento del 10 agosto non ricade nelle Rete Natura 2000 e per tali ragioni l’intervento proposto non è stato assoggettato a Valutazione di Incidenza Ambientale. Questa procedura, come è facile verificare, deve essere infatti attuata obbligatoriamente solo nel caso in cui il progetto di intervento possa avere incidenze significative su un sito della rete Natura 2000 o sulle aree immediatamente esterne ad un sito della rete Natura 2000. L’area interessata a Roccella non ricade in nessuna delle due casistiche, non essendo area in rete Natura 2000 né area confinante con altra area ricadente in rete Natura 2000. L’assenza della Valutazione di Incidenza Ambientale, quindi, lungi dal concretizzare una violazione di legge per come denunciato nell’esposto, è conseguenza diretta della corretta applicazione della normativa che disciplina la redazione della Valutazione stessa.

Giova a tal proposito evidenziare che, per le tappe dell’evento che si svolgono in Aree Natura 2000, l’organizzazione del concerto ha opportunamente chiesto  di attivare la procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale. Come è il caso della tappa di Policoro, per la quale la Regione Basilicata, con Decreto Dirigenziale 23AB.2019/D.00365 del 23/05/2019, ha rilasciato parere favorevole con prescrizioni. Consigliamo alle Associazioni firmatarie dell’esposto di leggere quel provvedimento – facilmente reperibile in rete – il cui dispositivo è un esempio di equilibrio tra tutela ambientale e utilizzo delle spiagge per altre finalità.

L’area interessata dai lavori per l’evento del 10 agosto è individuata nel Piano Comunale di Spiaggia come zona B5 Ambito turistico “Natura Village Roccella”, all’interno della quale è prevista la possibilità di allestire un complesso di strutture ed attrezzature integrate turistico-ricreative e balneari e che in esse si potrà prevedere una serie di allestimenti amovibili (chalet in legno, tensostrutture, ecc.) finalizzati ad intrattenere il “visitatore” e renderlo partecipe di eventi, concerti, spettacoli, sport, aree di relax e attività balneari e commerciali. Una destinazione d’uso di Piano del tutto compatibile con le attività in programma il 10 agosto.

Sul punto c’è, peraltro, da evidenziare che, durante l’iter di approvazione del Piano, il Comune di Roccella ha avviato la consultazione per la VAS (Valutazione Ambientale Strategica) inviando, via pec, specifico invito agli Enti competenti e alle Associazioni ambientaliste maggiormente rappresentative, tra cui LIPU CALABRIA e LEGAMBIENTE CALABRIA, firmatarie dell’esposto in oggetto.  Né la LIPU CALABRIA, né LEGAMBIENTE CALABRIA hanno eccepito alcunché in relazione alla necessità di preservare la flora e la fauna esistenti in relazione alla destinazione d’uso dell’area oggi interessata dall’evento che, come si comprende benissimo, è destinata nel Piano ad attività del tutto similari, tipologicamente, a quelle in programma il 10 agosto.

Per l’area interessata dall’evento, quindi, non esiste alcuna qualificazione ufficiale circa la valenza delle sue caratteristiche naturalistiche e, quindi, nessuna conseguente qualificazione della stessa come area da sottoporre a particolari vincoli di tutela.

L’area, peraltro,  per come correttamente evidenziato nell’esposto, ricade tra le zone di potenziale nidificazione della Tartaruga Caretta caretta presenti in Calabria. Ma a differenza di quanto affermato dalle Associazioni che hanno promosso l’esposto, non è vero che non risultano essere state effettuate ricerche preventive mirate alla identificazione di siti di nidificazione della Caretta caretta nell’area scelta per la manifestazione. Infatti:

  • il Centro di Recupero Tartarughe Marine M.A.R.E. Calabria di Montepaone (accreditato dalla Regione Calabria con DDG n. 992 del 09/02/2010) e che l’ISPRA indica come centro autorizzato per attività di recupero, trasporto, detenzione, manipolazione ai fini sanitari/riabilitativi, marcatura con targhette metalliche ai fini di monitoraggio sanitario e/o ecologico e successivo rilascio di tartarughe marine rinvenute sulla fascia costiera della provincia di Catanzaro e di Reggio Calabria (da Monasterace fino a Roccella Ionica), ha intrapreso dal maggio 2091 una attività di monitoraggio dell’Area interessata ai fini della individuazione dell’ eventuale presenza di Caretta caretta. Tale monitoraggio ha dato esito negativo, nel senso che sulla specifica area non è stata individuata alcuna evidenza di presenza di tracce di entrata o uscita degli animali nel periodo sensibile. I biologi, come sempre fatto, nel caso in cui avessero individuato tali tracce o probabili nidi avrebbero provveduto ad avvertire anche il servizio CITES di Reggio Calabria e le organizzazioni deputate a intervenire per il solo monitoraggio dei nidi. Solo successivamente alla assunzione di specifiche informazioni a riguardo dalla Associazione Calabria M.A.R.E., i competenti uffici comunali hanno proceduto ad autorizzare la movimentazione meccanica della sabbia dell’arenile che non ha, comunque, interessato la fascia comunemente utilizzata per la riproduzione della Caretta caretta. Tra l’altro, nel caso rarissimo di presenza sulla spiaggia di esemplari della suddetta specie in difficoltà o in procinto di nidificazione nei giorni dell’evento, il personale altamente qualificato della M.A.R.E. Calabria adotterà tutte le misure previste dalle normative vigenti, per tutelare la salute e il benessere dell’esemplare e della specie.
  • nei giorni scorsi, peraltro, agenti dei Carabinieri Forestali si sono recati sul posto su incarico dell’ Autorità Giudiziaria per verificare la fondatezza delle segnalazioni circa la presenza, nell’area, di nidi di Caretta caretta e risulterebbe che anche questa verifica abbia dato esito negativo.

In merito alla presenza di nidi di Fratino o di Corriere Piccolo, nell’esposto presentato dalle Associazioni si evidenzia come quest’anno, per quanto a loro conoscenza, proprio nell’area interessata, sia stato rinvenuto un nido di Corriere piccolo Charadrius dubius, specie protetta dalla Legge nazionale 157/1992. Sul punto, spiace constatare come un evento di questa portata, realizzatosi in un non precisato periodo di quest’anno, sia stato taciuto fino ad oggi dalla LIPU CALABRIA alle autorità ed alle istituzioni competenti. Di tale ritrovamento, infatti, non risulta essere stato informato alcun ufficio del nostro Ente né tantomeno, si ha modo di ritenere, la Guardia Costiera o i Carabinieri Forestali. E spiace ancora di più che chi ha effettuato il ritrovamento non abbia seguito una delle sei regole dettate dalla LIPU per proteggere i nidi di uccelli in spiaggia: proteggere il nido con metodologie consolidate, atteso che nessuna protezione o segnalazione della presenza del nido presuntivamente ritrovato è presente in spiaggia nella zona interessata dall’evento.

Le Associazioni che hanno presentato l’esposto chiedono, tra l’altro,  che sia verificata la sussistenza di tutti i requisiti di sicurezza previsti per i partecipanti, questo alla luce anche della decisione del Prefetto di Chieti che, per tali giustificate motivazioni, ha di fatto sospeso l’analogo concerto originariamente previsto sul litorale di Vasto il 17 agosto p.v. Tale richiesta, che evidentemente non coinvolge direttamente il nostro Ente, ci pare quantomeno irriguardosa nei confronti dei soggetti deputati alla verifica dei requisiti di sicurezza per la manifestazione in programma il 10 agosto che, per la sua portata, interessa la competenza della Commissione Provinciale per i Pubblici Spettacoli presso la Prefettura di Reggio Calabria.

Al contrario di quanto insinuato dalle Associazioni firmatarie dell’esposto, noi siamo più che certi che gli uffici della Prefettura di Reggio non abbiano bisogno di alcun richiamo alla attenzione che il caso in esame comporta e valuteranno con estremo rigore la sussistenza delle condizioni di sicurezza per lo svolgimento della manifestazione, pervenendo alle decisioni più idonee per salvaguardare le pubblica incolumità.

Rimanendo ai fatti, c’è da evidenziare come l’intervento proposto sull’area interessata dai lavori per l’evento del 10 agosto risulta di limitata portata, sotto l’aspetto temporale, in quanto circoscritto  solo ai giorni necessari per la preparazione dell’area all’evento, per lo svolgimento del concerto ed il ripristino dell’area alle condizioni ex ante.  Lo svolgimento dell’evento prevede l’utilizzo esclusivo di strutture mobili e facilmente rimuovibili. L’area dell’evento, come detto, non risulta interessare direttamente aree rientranti nella rete Natura 2000,  in essa non vi è evidenza della esistenza attuale di nidificazioni di Caretta caretta e l’evidenza della nidificazione di Fratino è del tutto da accertare. Il cronoprogramma dei lavori risulta limitato a pochi giorni senza la previsione di opere e/o attrezzature da utilizzare di particolare complessità e l’intervento, in considerazione dell’ubicazione della manifestazione, non riteniamo che possa ragionevolmente provocare modificazioni, disturbi, frammentazioni e/o sottrazioni di habitat ritenuti significativi ai sensi della vigente normativa in materia.

Ma, soprattutto, l’evento si svolgerà nel pieno rispetto delle normative di settore e previa assunzione di tutti i nulla osta ed i pareri previsti per legge.

Perché in mancanza dei requisiti previsti per legge, a Roccella non potrebbe tenersi alcun evento, fosse un concerto di Jovanotti o dei Rolling Stones. Perché a Roccella le norme, così come tutte le opinioni,  si rispettano sempre.

Ci auguriamo che queste precisazioni contribuiscano a rasserenare il clima attorno all’evento del 10 agosto che rappresenta una grande sfida per la nostra città. E a Roccella di solito le sfide le vinciamo.

Roccella Jonica, 27 luglio 2019.

Il Sindaco

Dott. Vittorio Zito

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